fascismo - Architettura - Arte S.E. Benito Mussolini
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Cimitero di Predappio - Tomba di S.E. Benito Mussolini foto Gianni Porcellini
La tomba di S.E. Benito Mussolini è visitata ogni anno da decine di migliaia di italiani e stranieri.
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Cimitero di Predappio - Tomba di S.E. Benito Mussolini foto Gianni Porcellini
Spighe in ricordo della famosa "battaglia del grano".
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E' l'artefice primo della nuova Italia, della modernizzazione del paese e del rinnovato volto architettonico.
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Nel 1921 - Mussolini - non ancora al Governo - afferma che: "con un
proletariato riottoso, malarico, pellagroso, non ci può essere un
elevamento dell'economia nazionale". Comincia già da allora a
prendere posizione a favore dei contadini.
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Mussolini invitò a più riprese gli Architetti e gli Urbanisti a creare un'arte nuova che fosse in linea con i tempi.
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Le architetture firmate da Mussolini sono molto diverse tra loro, compaiono opere di architetti tradizionalisti e moderni.
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Mussolini viene a contatto con centinaia di architetti e negli anni trenta diventa un interlocutore privilegiato per ampi settori della cultura architettonica. Il più assiduo e il più importante degli architetti che operano a contatto con Mussolini è Marcello Piacentini. |
Nella progettazione dell' E 42 Mussolini è accanto a Marcello Piacentini, che sovrintende all'architettura, dà le direttive e vuole che la nuova città satellite della capitale indichi lo stile definitivo dell' epoca mussoliniana. Approva le opere e modifica alcuni progetti, in particolare quelli fondamentali. |
Segue direttamente anche i lavori che si stanno svolgendo a Milano: da piazza Duomo a piazza San Babila, da piazza Diaz a piazza Cavour, da piazza degli Affari a piazza San Fedele. |
Il Fascismo, per esplicita volontà del Duce, non pretese mai di imporre un’estetica di Stato, come fecero invece Stalin e Hitler, e lasciò convivere tendenze estetiche diverse, tradizionaliste e moderniste.
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