ARTE ITALIANA DEL '900 Architettura & Arte in Italia durante il Fascismo Pozzo Vittorio
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Torino 1884 - Ponderano (Biella) 1968
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Vittorio Pozzo giovanissimo iniziò a Torino la carriera di giornalista sportivo.
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Dal 1929 al 1948 fu Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di calcio.
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Palmares: 1927-1930 - Coppa Internazionale 1928 - Bronzo Olimpico ad Amsterdam 1933-1935 - Coppa Internazionale 1934 - Coppa del mondo di calcio 1936 - Titolo Olimpico a Berlino 1938 - Coppa del Mondo di calcio
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Riposa nel cimitero di Ponderano nei pressi di Biella.
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Nel dopoguerra fu colpito, nonostante abbia portato onore e gloria all'Italia, dalla "damnatio memoriae", essendo stato considerato uomo di regime.
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Riguardo alle critiche ricevute per aver convocato giocatori oriundi nel vittorioso mondiale del 1934, riferendosi al fatto che gli stessi prestavano servizio nell'esercito, disse: "Se possono morire per l'Italia, possono anche giocare per l'Italia". |
Nel 1929 l'allora presidente della Figc Leandro Arpinati gli chiese di guidare nuovamente la squadra azzurra e Pozzo, per la terza volta, accettò, dando il via al periodo d'oro della nazionale italiana. |
Vittorio Pozzo prese parte alla prima Guerra Mondiale in veste di tenente degli Alpini. Questa esperienza lo segnò profondamente: ne trasse un'esperienza di rigore morale ed educazione alla modestia e all'essenzialità spartana della vita di trincea che applicò costantemente ai rapporti umani e alla professione sportiva. |
Vittorio Pozzo nacque da una famiglia originaria di Biella di modeste condizioni economiche. Frequentò il Liceo Cavour a Torino, la sua città natale; in seguito studiò lingue e giocò a calcio in Francia, Svizzera ed Inghilterra.
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